Myriam Mazza porta il camice bianco sul piccolo schermo: la giovane farmacista di Torre del Greco, ben nota alla categoria come vincitrice, nel 2019 dell’ambito premio “Farmacista dell’anno” di Cosmofarma Exibition e, soprattutto, conosciuta per la sua attività di consulenza e accompagnamento del paziente in terapia oncologica, collabora con “Parole di donna”, il talk di politica, economia e stretta attualità e con un ampio spazio riservato all’informazione medico scientifica condotto dalla giornalista Paola Donnini.
La dottoressa Mazza, all’interno del programma trasmesso su Lazio Tv, conduce la rubrica di “dermocosmesi oncologica”, offrendo in televisione utili consigli di trattamento e cura ai pazienti che stanno affrontando il difficile percorso contro il cancro, con terapie dal forte impatto anche sulla pelle.
Ma la sua presenza in tv è soprattutto l’occasione preziosa per portare la professionalità del farmacista al grande pubblico, ricordando il fondamentale ruolo che svolge per la popolazione. «Sono tanti i colleghi che mi hanno chiamata e che si sono congratulati per questo progetto» ci dice con il suo consueto entusiasmo Myriam Mazza «a partire dal presidente di Federfarma Marco Cossolo, che si è detto orgoglioso della presenza di una farmacista in tv».
E lo siamo anche noi di “Panorama Cosmetico”, che possiamo ora annunciarvi una collaborazione con la dottoressa Mazza, sulle pagine di questo giornale a partire dal prossimo anno.
Dottoressa, un paio d’anni sono passati dalla nostra ultima chiacchierata, e ora la ritroviamo in televisione. Siamo felici di vedere un farmacista sul piccolo schermo, ma ci racconti: cosa ci fa lì?
È una grande opportunità per me, in quanto farmacista e cosmetologa specializzata. Grazie alla trasmissione “Parole di donna” su Lazio Tv ho la possibilità di rivolgermi a tantissime persone, parlando di temi fondamentali come la salute della pelle, la dermocosmesi e l’impegno di tante guerriere che hanno affrontato o stanno affrontando la difficile convivenza con la malattia oncologica. Sono onorata di farlo, rappresentando tutti i professionisti che mi affiancano con dedizione e generosità durante gli appuntamenti di “Ricomincio da Me” sul territorio nazionale.
E a proposito della nostra ultima chiacchierata, tra la fine del 2020 e l’inizio del 2021, ricordo che discutemmo dell’evoluzione del progetto: da allora è passato del tempo, anni duri nei quali abbiamo, comunque sia, ottenuto soddisfazioni e riconoscimenti, in primis da parte delle partecipanti ai nostri laboratori di cosmetica ed estetica oncologica e sociale. Come procede l’attività dei suoi laboratori? Avete ripreso con gli incontri in presenza?
“Ricomincio da Me” cresce sempre di più. Abbiamo piano piano ripreso con i laboratori in presenza, anche se non in tutta Italia. Proseguiamo, poi, con le attività per supportare i caregiver, figure essenziali per le pazienti oncologiche, e oggi siamo felici di poter aiutare, durante i nostri incontri, anche madri e giovani donne italiane e straniere, che vivono in contesti difficili. Comunque, grazie alla presenza online e alla nostra piattaforma digitale, abbiamo la possibilità di continuare a prendere in carico le persone in modo gratuito e personalizzato. Una carezza o uno sguardo dal vivo sono qualcosa di diverso, certo, ma noi non possiamo permetterci di mancare il nostro obiettivo e internet ci permette di arrivare a tante persone.
Lei è un vulcano di idee: ha già altri sogni nel cassetto su cui lavorare nel 2023?
Sono di Torre del Greco e in qualche modo risento della forza esplosiva del Vesuvio. Scherzi a parte, ci sono diversi progetti in cantiere per il nuovo anno, che spero possano diventare presto realtà e di cui mi piacerebbe di parlarvi in modo più approfondito quanto prima.
Mette il cuore in ogni suo progetto. Ma ci sono anche tanto studio e lavoro sul campo per farsi referenti qualificati in dermocosmesi: cosa può suggerire ai suoi colleghi che vogliano tentare questa strada?
Sì, il cuore è senza dubbio fondamentale, ma ci vogliono al contempo studio e impegno. Bisogna lavorare sodo, specializzarsi, tenersi costantemente aggiornati. Un vero professionista deve poi avere un’ottima capacità di ascolto, deve essere empatico e accogliente senza dubbio, ma deve anche essere in grado di creare un protocollo di cura dermocosmetica in modo sicuro ed efficace. Nel caso delle pazienti oncologiche, poi, deve saper monitorare la persona prima, durante e dopo il percorso della malattia e delle terapie, giacché a volte la cura dermocosmetica va rimodulata o, addirittura, cambiata.
Dunque occorrono cuore e profonda competenza insieme, non possono viaggiare separati. Senza dimenticare che un professionista con la P maiuscola necessita di una grandissima motivazione: a mio avviso, bisogna avere un fortissimo “perché” per ciò che si fa, è l’unico modo per trasmettere valore attraverso il proprio lavoro.
Intanto potranno seguirla sulla nuova rubrica che partirà sulle pagine di “Panorama Cosmetico” a gennaio.
Di cosa parleremo insieme?
Inizio questa collaborazione con entusiasmo e orgoglio, essendo da sempre una fedele lettrice di “Panorama Cosmetico”. Attraverso i miei contributi spero, nel mio piccolo, di poter essere veramente utile a chi legge. Sono figlia di una farmacista vecchio stampo, che si è sempre impegnata nel suo lavoro con tutta se stessa, credendo profondamente nell’etica e nella solidarietà. Da lei ho ereditato la necessità urgente di trasferire al prossimo le mie competenze, nella speranza di contribuire a rendere migliore la vita degli altri, anche attraverso l’informazione e l’esempio.
Ancora oggi purtroppo, nonostante la quantità di dati e conferme sul tema, ci troviamo a dover rimarcare l’importanza della dermocosmesi per l’ascolto e la cura della pelle. E io ritengo che il ruolo dei farmacisti specializzati -con il loro insostituibile servizio quotidiano al fianco delle persone, come primo presidio per l’ascolto e la risoluzione dei problemi cutanei- sia sempre più necessario e vada sottolineato in ogni modo e contesto.
Su “Panorama Cosmetico” parlerò di questo, di come assitere e accompagnare con protocolli mirati il paziente, aiutandolo a prendersi cura della sua pelle.
(Intervista di Chiara Verlato, Panorama Cosmetico n. 5/2022©riproduzione riservata)