Vitamina C, una lettera non basta

È da quasi 100 anni che conosciamo i benefici di questa preziosa vitamina: nel 1937 la scoperta della vitamina C valse ben due premi Nobel, il primo per la medicina all’ungherese Albert Szent-Györgyi, che indagò sui processi biologici di combustione con particolare riguardo proprio alla vitamina C, il secondo, nello stesso anno, per la chimica al dottor Walter Norman Haworth, biologo londinese, che per la prima volta la sintetizzò in laboratorio.

Chiamata anche acido L-ascorbico, prende il nome dalla patologia che è in grado di curare, lo scorbuto, che nei secoli scorsi ha mietuto numerosissime vittime soprattutto tra i marinai, che, costretti per lunghissimi periodi in alto mare,non riuscivano ad assumere vegetali freschi, quelli che la contengono. La vitamina C, infatti, non è sintetizzata dall’organismo e per questo va assunta con l’alimentazione (o con l’integrazione alimentare).

TOCCASANA PER LA PELLE
Negli ultimi decenni la vitamina C è stata oggetto di infinite ricerche e studi, anche in cosmetica, perché il suo inserimento nella beauty routine quotidiana dà ottimi risultati e su diversi fronti. Intanto la vitamina C è un antiossidante naturale, dunque protegge dallo stress ossidativo e dai radicali liberi, causa principale di invecchiamento. Quindi è, in primis, un’efficace antietà, anche perché svolge un ruolo fondamentale nella produzione di collagene, elemento di salute e bellezza della pelle: nello specifico, la vitamina C stimola l’effetto dei fibroblasi, le cellule del tessuto connettivo cutaneo, che concorrono proprio alla produzione del collagene, e allo stesso tempo blocca l’azione degli enzimi che lo distruggono. In estrema sintesi, dunque, senza vitamina C niente collagene e senza collagene niente elasticità cutanea. Ecco, quindi, che all’azione antietà si aggiunge anche quella rassodante.

La più nota virtù della vitamina C è poi, senza dubbio, quella di essere un potente schiarente: minimizza, infatti, le reazioni cutanee in superficie, tra le quali le macchie scure che si possono formare sulla pelle per diversi motivi, soprattutto a causa del naturale processo di invecchiamento o che sorgono come conseguenza dell’effetto dei raggi Uv. Al contempo illumina, altra proprietà che la caratterizza e che ne giustifica la presenza in tante formulazioni per il viso.

Ma non finisce qui: la vitamina C è anche un potente antinfiammatorio, particolarmente utile in tutti quei casi di reattività cutanea, come i rossori o le imperfezioni e le cicatrici causate dall’acne. Calma le irritazioni in superficie e le lenisce, agisce come cicatrizzante, rafforzando anche il sistema barriera della pelle: abbiamo detto che è un potente antiossidante, che lavora contro i radicali liberi, e questo si traduce anche in un ruolo di potenziamento dell’azione difensiva della cute contro tutti i fattori esterni che possono aggredirla. Come il sole, per esempio, o l’inquinamento. La vitamina C protegge, rendendo così la pelle più energica, più forte contro lo stress e in apparenza maggiormente giovane. Se abbinata, poi, ad altre vitamine -in particolare alla E e alla vitamina A- o ad acido ialuronico oppure salicilico ne potenzia l’effetto, per esempio quello idratante, rigenerante, esfoliante.

PRECAUZIONI D’USO
Grazie ai tanti conclamati benefici sulla salute e bellezza della pelle, la vitamina C è ampiamente usata in dermocosmesi, con particolare riguardo alle formulazioni skincare: sieri, creme, oli, maschere, non c’è limite alla sua applicazione. Ma attenzione, non è tutto semplice: la vitamina C, come tutte le cose preziose, necessita di particolari cure per essere utilizzata nel migliore dei modi. È, infatti, estremamente fragile, non ama l’acqua, la luce e il calore, e, quando viene a contatto con l’aria, tende a ossidarsi in fretta, perdendo parte dei suoi benefici. Quindi deve essere stabilizzata, processo che la protegge e ne garantisce al contempo la penetrazione negli strati della pelle.

Proprio per preservare al meglio la sua efficacia, i trattamenti dermocosmetici più efficaci prevedono la combinazione della vitamina C con gli altri ingredienti presenti nella formulazione al momento dell’uso.
Infine, un accenno alla concentrazione: secondo gli studi più recenti, la vitamina C infonde all’epidermide tutti i benefici elencati se è presente nelle formulazioni cosmetiche in percentuale almeno pari all’8%, ma anche in dosaggi minori si rivela efficace. Però attenzione, se eccede il 20% di concentrazione può risultare irritante, specialmente per chi ha la pelle più sensibile.

(a cura di Chiara Verlato, Panorama Cosmetico n. 5/2022 ©riproduzione riservata)

SCELTI DALLA REDAZIONE

2022-12-14T10:18:12+01:00