Igiene orale e igiene intima sono comparti dalle grandi potenzialità per la farmacia. Se vengono organizzati nel modo giusto e accompagnati dal consiglio qualificato del farmacista, possono diventare strategici
e aumentare la redditività. L’abbinamento di un prodotto sinergico e complementare a quello già venduto (richiesto o proposto) permette al cliente di ottenere i migliori risultati e al farmacista di alzare il valore dello scontrino.
Per fare ciò, occorre approfondire le competenze sulla routine cosmetica e acquisire nuove tecniche di consiglio abbinato anche in tema di igiene orale e igiene intima in farmacia.
Igiene orale e igiene intima in farmacia: le coppie di prodotti da consigliare
Il sorriso è segno di serenità d’animo, ma è anche una componente importante per la bellezza e l’espressività di un viso. Nell’ambito della routine cosmetica, la cura di denti e gengive va di pari passo con i trattamenti per la pelle. Infatti, denti bianchi e ben curati, gengive sane e alito fresco sono essenziali per sentirsi a posto in ogni occasione a ogni età.
SPAZZOLINO ELETTRICO + DENTIFRICIO SPECIFICO
La placca batterica è un aggregato molle e appiccicoso di colore bianco-giallastro che si fissa saldamente ai denti. È formata da residui di cibo colonizzati da batteri che sopravvivono e si riproducono cibandosi degli zuccheri in esso contenuti. Se non asportata, la placca, può calcificare e trasformarsi in tartaro. La carie è determinata dalle sostanze acide provenienti dalla fermentazione dei residui alimentari dal momento che l’abbassamento del pH al di sotto di un valore critico (5,2-5,5) induce la dissoluzione della frazione inorganica dello smalto.
Rispetto agli spazzolini manuali, lo spazzolino elettrico si è rivelato più efficace nel rimuovere placca e residui di cibo tra dente e dente.
Infatti, imprime oscillazioni e movimenti molto più rapidi di quanto sia possibile ottenere da uno spazzolino classico. È da raccomandare, in particolare, per una pulizia profonda e per prevenire l’ingiallimento dello smalto, in abbinamento sempre a un dentifricio per ogni specifica esigenza.
Che cosa farò da oggi?
Riposizionerò il comparto dedicato all’oral care della mia farmacia al di fuori del corner delle commodity e inizierò a considerare i prodotti per l’igiene orale come una categoria merceologica da affiancare alla skincare. Organizzerò un comparto ordinato, con un assortimento completo e funzionale che, supportato dal mio consiglio professionale, permetterà di recuperare i clienti che, troppo spesso, oggi si rivolgono alla Gdo, ai drugstore e all’e-commerce.
COLLUTORIO + DENTIFRICIO SPECIFICO
Le problematiche del cavo orale (come carie, malattia parodontale, ascessi, gengiviti) sono tutte di origine batterica. I collutori possono essere classificati in cosmetici e terapeutici. Come cosmetici, rimuovono i residui di cibo, riducono temporaneamente il numero di microrganismi e danno contemporaneamente una sensazione di freschezza in tutta la bocca, con conseguente miglioramento del fenomeno dell’alitosi se causato dal cavo orale.
Gli ingredienti di un collutorio cosmetico possono essere: astringenti (calmanti a base di composti fenolici e di oli essenziali, servono per alleviare temporaneamente il dolore delle mucose); antiacidi (a base di bicarbonato di sodio, borato di sodio e perborato di sodio servono per ridurre l’acidità provocata dalla fermentazione dei residui di cibo); deodoranti (a base di clorofilla, servono per neutralizzare gli odori dati dalla decomposizione dei residui di cibo e combattono l’alitosi che si origina dal cavo orale). Infine antimicrobici, per abbassare la carica batterica e inibire l’attività dei microrganismi nel cavo orale.
La loro efficacia è influenzata dalla diluizione causata dalla saliva, dalla presenza di sostanze organiche nella bocca e dal tempo di permanenza dell’agente nel cavo orale. La clorexidina può essere usata come conservante o agente antimicrobico nei prodotti cosmetici a concentrazioni fino allo 0,3%, come stabilito dal Regolamento europeo dei cosmetici. In caso di infiammazione e sensibilità gengivale, è importante abbinare sempre al collutorio richiesto o consigliato un dentifricio specifico.
Che cosa farò da oggi?
Consiglierò in abbinamento al collutorio un dentifricio specifico, in base all’esigenza del cliente/paziente scegliendo con attenzione tra dentifrici:
- antiplacca, antitartaro: contengono sostanze con azione antibatterica (che prevengono l’eccessivo accumulo di placca) e pirofosfati che hanno la funzione di impedire la precipitazione di sali di calcio.
- antisettici: prescritti spesso dal dentista o dall’igienista dentale, devono essere utilizzati secondo specifiche istruzioni, per periodi di tempo limitati. L’agente chimico disinfettante e antiplacca per eccellenza è la clorexidina, ma è raccomandabile non usarla per periodi troppo lunghi, a causa delle possibili alterazioni cromatiche dello smalto che può provocare.
- anticarie, rimineralizzanti: a base di fluoro che penetra negli strati più superficiali dello smalto e si lega agli ioni calcio che formano l’idrossiapatite, ancorandoli insieme in modo da renderli più resistenti allo sfaldamento da parte degli acidi della placca. Possono contenere anche microparticelle di idrossiapatite biologicamente attive con una struttura simile allo smalto del dente che, integrandosi con quella di smalto e dentina, penetrano nei più piccoli difetti del dente riparandolo.
- desensibilizzanti: cloruro di stronzio, citrato di sodio, nitrato di potassio, fluoruro stannoso, monofluorofosfato, agiscono sui tubuli della dentina scoperta con la deposizione di sostanze mineralizzate (occlusione del tubulo), hanno un’azione antalgica per azione sulle fibre odontoblastiche (depolarizzazione dei nervi sensori).
- sbiancanti: contengono abrasivi, biossido di titanio, sodio bicarbonato, perossido di idrogeno, bicarbonato di sodio, perossido di carbamide, perossido di calcio. Lo sbiancamento domiciliare viene effettuato per pigmentazioni molto superficiali (discromie a livello di smalto, dovute alla colorazione di placca o tartaro). I denti giovani sbiancano più rapidamente di quelli vecchi e lo sbiancamento è più efficace quanto più recente è la discromia.
Igiene intima in farmacia: le coppie di prodotti da consigliare
DETERGENTE INTIMO + CREMA/GEL INTIMO
I detergenti intimi devono rispettare il pH vaginale e proteggere l’ecosistema vaginale. Si suddividono in:
- detergenti intimi a pH acido 3.5. Proteggono dal rischio infettivo, durante infezioni batteriche e irritazioni non batteriche (candida) sono usati come coadiuvanti di terapie farmacologiche specifiche, durante il ciclo mestruale, in gravidanza e post partum, nelle situazioni a rischio di infezioni (ambienti caldo-umidi, piscine, palestre, spogliatoi, spiagge)
- detergenti intimi a pH neutro 7.0. Si utilizzano in menopausa e in terapia ormonale sostitutiva. Sono prodotti rinfrescanti, emollienti e lenitivi degli stati irritativi, spesso associati a prurito e bruciore dei genitali esterni, sintomi conseguenti agli squilibri ormonali tipici della menopausa.
La presenza di tensioattivi delicati consente di rimuovere i prodotti di degradazione della cute vulvare, rispettando il film idrolipidico di superficie. Si consiglia di evitare l’uso di sapone, gel doccia, scrub, bagnoschiuma, deodorante, salviette profumate. Le creme e i gel per la cosmesi vulvare (dispositivi medici) sono pensati per migliorare l’aspetto, il tono e l’elasticità della vulva così come le sensazioni.
Sono prodotti con texture leggera, dal rapido assorbimento e fragranze molto ricercate per ringiovanire le grandi e le piccole labbra e ottenere una sorta di lifting vulvare. Contengono, per esempio, acido ialuronico e niacinamide che contrastano l’invecchiamento e il rilassamento della zona vulvo-perineale, restituendo turgore e idratazione e sono indicati in pre e post menopausa, nel post partum, come coadiuvanti degli interventi di ringiovanimento vulvovaginale e in tutti quei casi in cui si desideri un rimodellamento dei genitali esterni femminili.
Le creme e i gel intimi non ormonali per il trattamento di stati irritativi dei genitali esterni sono lenitivi, idratanti, antibatterici, anti-odore, rinfrescanti. Sono addizionati di calendula, lythrum salicaria, helichrysum italicum, acido ialuronico, glicerina, pantenolo, olio di enotera, vitamina E, propoli. I fitoestrogeni, come gli isoflavoni di soia o di trifoglio, possono ridurre i disturbi legati all’atrofia vaginale.
I lubrificanti vaginali (dispositivi medici) servono per ridurre l’attrito durante l’attività sessuale. Sono utilizzati soprattutto per dare sollievo e diminuire il dolore che ne consegue; possono avere un effetto duraturo se il loro utilizzo è costante. Si distinguono in: - lubrificanti in gel idrosolubile: sono ben tollerati, in particolare quando si utilizza il preservativo, tendono, però, a seccarsi durante l’uso
- lubrificanti siliconici: offrono una sensazione diversa dai lubrificanti a base gelificata, non vengono assorbiti dalla pelle o dalle mucose e di conseguenza durano più a lungo
- lubrificanti a base oleosa (vaselina): non seccano e durano più a lungo dei precedenti. Di contro, però, possono sciogliere il lattice del profilattico, che perde così la funzione contraccettiva e protettiva dalle malattie a trasmissione sessuale.
Che cosa farò da oggi?
Inizierò a seguire le mie clienti anche per quanto riguarda il consiglio professionale delligiene intima e della cosmesi vulvare. Mi ricorderò che l’abbinamento tra il detergente e la crema/gel intima risulta indispensabile sia per il trattamento del prurito e di problematiche non patologiche, sia in caso di situazioni più severe che richiedono anche prescrizioni di farmaci uro-ginecologici.
(a cura di Gabriella Daporto -farmacista, cosmetologa, trainer- Panorama Cosmetico n. 3/2022 ©riproduzione riservata)