La salute della pelle comincia a tavola: l’alimentazione e lo stile di vita, attraverso il consumo di alimenti specifici e l’attività sportiva, aiutano a prevenire e ritardare l’insorgenza di numerose malattie e favoriscono un sano invecchiamento. In particolare, le cellule cutanee sono costantemente esposte agli effetti dannosi dei radicali liberi (Ros) che si sviluppano a causa di fattori endogeni ed esogeni (esposoma). Sebbene la pelle possegga dei meccanismi di difesa naturali contro i radicali liberi, è suscettibile ai loro effetti quando vengono prodotti in quantità eccessive.
La pelle ha bisogno di un’alimentazione bilanciata come di un apporto cosmetico bilanciato che interviene sull’omeostasi e su tutte le sue funzioni. Mangiare è una necessità, mangiare in modo intelligente è un’arte, che si vede anche sulla pelle.
I Ros influenzano l’epidermide e il derma, distruggendo i componenti lipidici del sebo e delle ceramidi del cemento intercellulare dello strato corneo e ossidano gli acidi grassi polinsaturi dei fosfolipidi della membrana cellulare. Oltre a questo danneggiano direttamente il Dna e i lipidi dei cheratinociti epidermici. Ciò avviene poiché i livelli elevati di Ros inducono una risposta complessa nei cheratinociti che influenza la longevità cellulare (regolazione dell’espressione dei geni della telomerasi, infiammazione, fattori angiogenici e anti-apoptotici e proliferazione cellulare). Tale risposta è coinvolta altresì nello sviluppo di malattie della pelle (psoriasi, dermatite allergica e tumori cutanei).
Antiossidanti in primo piano
Per contrastare i cambiamenti derivanti dallo stress ossidativo, il nostro organismo ha sviluppato molti meccanismi per proteggersi dallo sviluppo di radicali liberi, convertendoli in derivati inattivi. Questi meccanismi includono la presenza di composti di origine sia esogena, sia endogena, i quali formano un complesso sistema antiossidante. Un antiossidante è una sostanza la cui presenza in basse concentrazioni rispetto al substrato suscettibile di ossidazione riduce o previene significativamente gli effetti dannosi dei radicali liberi sui tessuti umani.
Gli antiossidanti sono un gruppo chimicamente eterogeneo di composti che possono essere classificati in base alla loro struttura, alla solubilità (in acqua o nei grassi) e alla cinetica delle reazioni in cui sono coinvolti.
I liposolubili includono α-tocoferolo, β-carotene, acido lipoico e ubiquinone (coenzima Q10), mentre gli idrosolubili comprendono glutatione (GSH) e acido ascorbico. Possiamo distinguere antiossidanti enzimatici, come la superossido dismutasi (SOD), catalasi (CAT) e GSH- enzimi dipendenti, cioè glutatione perossidasi (GPx1–GPx8), glutatione transferasi (GST) e glutatione reduttasi (GR), nonché antiossidanti non enzimatici: GSH, acido urico, melatonina, chelanti metallici (transferrina e lattoferrina), acido lipoico, ubiquinone, ioni di metalli di transizione (zinco, rame e selenio), vitamina E, vitamina C, β-carotene e composti polifenolici.
I polifenoli sono un gruppo molto ampio e importante di composti naturali che si trovano comunemente nel mondo vegetale. Rappresentano composti chimici organici contenenti due o più gruppi idrossilici legati a un anello aromatico. A seconda della loro struttura chimica, possono essere classificati come flavonoidi, acidi fenolici, tannini o stilbeni. I flavonoidi sono il gruppo più noto di polifenoli. Possono esistere come molecole libere, note come agliconi, o più comunemente in una forma legata agli zuccheri, come glicosidi.
Importanti fonti di flavonoidi nella dieta includono: cipolle, porri, cicoria, rucola, capperi freschi, ravanello, acetosa, ribes nero, bacche di goji (flavonoli), prezzemolo, sedano, cavolo rapa, origano, carciofi, peperoncino (flavoni), tè verde, mele, ciliegie, pesche, albicocche, noci pecan, fagioli (flavanoli), agrumi (flavanoni), semi di soia (isoflavoni). Gli antociani costituiscono un importante gruppo di composti flavonoidi con la capacità di eliminare i radicali liberi. I pigmenti antocianici più comuni sono presenti nelle piante decorative come geranio, dalia e peonia, mentre la cianidina è contenuta nel mirtillo rosso, nell’amarena, nella delfinidina dell’uva, nel sambuco, nel mirtillo rosso. Gli acidi fenolici sono il secondo gruppo di composti polifenolici con proprietà antiossidanti. Gli acidi idrossicinnamici sono più comuni degli acidi idrossibenzoici, che si possono trovare in frutti come more, lamponi e ribes nero. Gli acidi idrossicinnamici si trovano in tutte le parti del frutto, anche se le concentrazioni più elevate si trovano nelle parti esterne dei frutti maturi come mirtillo, kiwi, ciliegia o prugna.
In base al loro meccanismo d’azione, gli antiossidanti possono essere classificati come quelli che agiscono a livello di prevenzione, intercettazione e riparazione. Gli enzimi antiossidanti, superossido dismutasi (SOD), catalasi (CAT) e glutatione perossidasi (GPx) sono antiossidanti preventivi, impedendo la formazione di Ros. Anche le proteine enzimatiche come la ceruloplasmina e le proteine eme svolgono un ruolo importante nella lotta contro i Ros.
L’intercettazione dei radicali liberi avviene principalmente da parte degli antiossidanti a basso peso molecolare, come vitamina C, vitamina E, glutatione (GSH), acido α-lipoico, melatonina, carotenoidi e flavonoidi. La terza linea di difesa è la riparazione dei danni causati dai Ros ed è costituita dall’attività di enzimi antiossidanti con attività ossidoreduttasica, in grado di ridurre i prodotti formatisi a seguito della perossidazione del Dna. Il meccanismo di difesa antiossidante svolge un ruolo importante nella protezione della pelle dal danno ossidativo. La cute è, infatti, dotata di meccanismi volti a combattere i radicali liberi e a interrompere le reazioni radicaliche. La concentrazione di antiossidanti è maggiore nell’epidermide che nel derma.
Lo strato corneo contiene antiossidanti idrofili e lipofili non enzimatici, come GSH, acido ascorbico, acido urico, α-tocoferolo, squalene e ubichinone. I singoli strati dell’epidermide contengono antiossidanti lipofili, in particolare α-tocoferolo, nonché enzimi come SOD, CAT e GPx. Il derma contiene antiossidanti non enzimatici idrosolubili, come vitamina C, acido urico e GSH, nonché enzimi antiossidanti.
Tra le sostanze antiossidanti, quelle derivate dalle piante svolgono un ruolo importante nella prevenzione e nella riparazione dei danni cutanei causati dai radicali liberi. Gli estratti vegetali non solo hanno la capacità di eliminare i radicali liberi, ma supportano anche i meccanismi di difesa e rigenerativi della pelle. Le industrie alimentare e cosmetica hanno sviluppato nuove strategie per stabilire la relazione tra assunzione di nutrienti e salute della pelle, da qui il crescente consumo di ingredienti alimentari e integratori a base di vitamine, minerali, acidi grassi essenziali. Molti tra i composti alimentari bioattivi sono di origine vegetale e solo alcuni di origine animale.
Vitamine: concentrati di salute
La vitamina A o retinolo contenuto nel fegato, olio di fegato di pesce, burro, formaggio, carne, tuorlo dell’uovo, alcuni pesci d’acqua salata e prodotti vegetali come betacarotene, possiede numerose funzioni, come la stimolazione della sintesi delle proteine epidermiche, della proliferazione dei cheratinociti, regolando la loro desquamazione. Stimola la sintesi di collagene ed elastina da parte dei fibroblasti e protegge la loro degradazione; gioca un ruolo nell’angiogenesi del derma, influenza l’ispessimento cutaneo e la degradazione della melanina e del colore della pelle.
Le vitamine del gruppo B (B1 (tiamina), B2 (riboflavina), B3 (niacina), B5 (acido pantotenico), B6 (piridossina), B8 (biotina), B9 (acido folico), e B12 (cobalamina) sono fornite da piante e prodotti animali in quantità abbondanti, sebbene una varietà di condizioni possa aumentare la domanda e causare carenze di tali vitamine. Anche la malnutrizione, l’esercizio fisico, lo stress, l’abuso di droghe, il consumo di alcol e la gravidanza aumentano la richiesta cellulare di vitamine del gruppo B. In particolare, la vitamina B12 non è prodotta dalle piante, ponendo vegani e vegetariani a rischio di carenze in assenza di integrazione. Il ruolo delle vitamine del gruppo B e dei loro vitameri, come cofattori di un gran numero di enzimi essenziali e attività cellulari è notoria. Esse influenzano la funzione di numerose attività cellulari e altrettanto numerosi sono gli studi volti a valutare il loro ruolo come regolatori della funzione immunitaria e nelle neoplasie.
La vitamina C o acido ascorbico, presente in agrumi, frutti di mare, rosa canina, ribes nero, fragole, lamponi, kiwi, biancospino, crocifere, spinaci, cicoria, fagiolini, peperoni rossi. partecipa alla differenziazione dei cheratinociti, stimola la sintesi delle ceramidi, del collagene, della matrice extracellulare, dei glicosaminoglicani (GAGs), influenza l’idratazione cutanea, protegge dai raggi ultravioletti e dal fotoinvecchiamento. La carenza di vitamina C può comportare fragilità cutanea, sanguinamento delle mucose, alterazioni della struttura dei capelli, ritardata guarigione delle ferite.
La vitamina E o tocoferolo (olio di germe di grano, di girasole, di cartamo, di soia, di mais, di semi di cotone, di palma, cereali, noccioline) è un potente antiossidante, e anch’essa stimola la sintesi delle ceramidi, del collagene, della matrice extracellulare, dei GAGs, protegge le strutture lipidiche dello strato corneo, previene l’eritema indotto dai raggi ultravioletti. Tra i minerali si devono annoverare selenio, zinco, rame, silicone, ferro che concorrono a mantenere cute e annessi cutanei in buona salute.
La dieta mediterranea, come evidenziato da numerosi studi, ha giocato spesso un ruolo protettivo nei confronti di rischio per le malattie legate all’età. Essa si basa principalmente sui cibi e le bevande tradizionali, spesso fatti in casa, caratteristici dei Paesi che si affacciano sul nostro mare. Tale modello negli ultimi decenni è stato proposto in tutto il mondo come il più salutare, poiché è caratterizzato da un elevato consumo di cereali non raffinati, frutta, verdura, legumi e olio extravergine d’oliva, da un consumo moderato di latticini e alcol e infine da un basso consumo di carne. Le vantate proprietà protettive nei riguardi di patologie croniche sono dovute all’elevata presenza di acidi grassi monoinsaturi (Mufa) e polifenoli contenuti nell’olio extravergine di oliva, acidi grassi polinsaturi (Pufa) contenuti nei pesci e diversi antiossidanti derivati da frutta, legumi, verdura e vino rosso.
L’assunzione attraverso la dieta di sali minerali (magnesio e potassio) e di vitamine C ed E e di carotenoidi, grazie alle loro proprietà antinfiammatorie e antiossidanti sono, inoltre, benefiche nei confronti della massa muscolare scheletrica, contrastando la sarcopenia (sindrome caratterizzata da perdita generalizzata e progressiva dei tessuti muscolari), promuovendo di conseguenza il movimento, così salutare anche per le ossa, la circolazione sanguigna e la cute.
Concludendo possiamo affermare che la pelle ha bisogno di un’alimentazione bilanciata come di un apporto cosmetico bilanciato che interviene sull’omeostasi e su tutte le sue funzioni. Mangiare è una necessità, mangiare in modo intelligente è un’arte, che si vede anche sulla pelle.
(di Alessandrà Cantù e Corinna Rigoni, dermatologhe, Panorama Cosmetico n. 1/2023 ©riproduzione riservata)