Remise en forme, collaborazione tra professionisti

“Le cose belle della vita o sono immorali, o sono illegali, o fanno ingrassare” (George Bernard Shaw).
Proprio così, la stagione fredda invita a lasciarsi andare alle migliori tentazioni culinarie, a rinchiudersi in un accogliente ristorante in compagnia degli amici e di un bel calice di buon vino, magari con qualche bicchiere di troppo perché, si sa, l’allegria è contagiosa e le occasioni per festeggiare a suon di buon cibo e bollicine non mancano mai.

Elena Priami

Tutto questo è assolutamente normale e per certi aspetti anche fisiologico: le basse temperature inducono l’organismo a un maggiore dispendio energetico e, quindi, un maggiore fabbisogno calorico. Inoltre, la stagione fredda e con minore quantità di luce peggiora il tono dell’umore, che spesso ritrova consolazione mangiando cibi più calorici.

Certo è che la bilancia poi non perdona: tutto questo si trasforma, infatti, in chili di troppo, che si vanno a depositare proprio dove non vogliamo, oltre al fatto che spesso si tende anche a impigrirsi svolgendo minore attività fisica. Per non parlare, poi, dell’eventuale aumento dei valori del sangue legati al profilo lipidico: glicemia, colesterolo, trigliceridi…

Insomma, è giunta l’ora di correre ai ripari in vista della ormai vicina bella stagione, anche perché per ritrovare una perfetta forma fisica ci vuole tempo e costanza: sconsigliatissime quindi le diete fai-da-te e i rimedi troppo drastici, soprattutto senza il parere di un professionista della salute.

In farmacia la consulenza è a tutto campo
E qui, cari colleghi, entrate in gioco voi e le vostre ormai avviatissime “farmacie dei servizi”: nutrizionisti, cabine estetiche, personal trainer, analisi del sangue, osteopati, tutti servizi ormai sdoganati in farmacia, la cui sinergia e collaborazione può diventare davvero preziosa nell’ottica di una remise en forme ad hoc per il cliente.

Pensateci, il cliente viene da voi ritrovandosi con chili di troppo, ritenzione idrica, qualche asterisco in più negli esami del sangue e un po’ di fastidio muscolo-articolare dato dalla sedentarietà, oltre alla pelle del viso che ha perso luminosità per il grigiore invernale: da professionisti della salute quali siete, starà a voi proporre il percorso migliore per lei/lui.

Qualche tips? Accogliete le richieste e i bisogni del vostro cliente proponendo una consulenza con il nutrizionista unita a una autoanalisi del sangue: in questo modo sarà possibile studiare un regime alimentare specifico per il suo caso, magari associando degli alimenti speciali e degli integratori drenanti, dimagranti, depurativi, che siano, quindi, di aiuto alla sua dieta. Non dimenticatevi integratori che vadano ad agire sul tono dell’umore, poiché dover intraprendere un percorso dietetico potrebbe causare un abbassamento dei livelli di serotonina.

Parallelamente proponiamo una consulenza in cabina estetica: troverete sicuramente un percorso fatto da massaggi drenanti/rassodanti, macchinari dimagranti/tonificanti e trattamenti viso. Vi state chiedendo perché inserire anche il viso in un percorso di remise en forme corpo? Perché gli eccessi invernali rendono la pelle più impura per un accumulo di tossine a livello epatico; per non parlare, poi, del grigiore tipico dell’inverno in città, complici l’inquinamento e la scarsa ossigenazione. Ecco, allora, che un percorso di trattamenti al viso cade proprio a fagiolo: trattamenti che iniziano con una pulizia professionale, sia di tipo meccanico, sia chimico/enzimatico, e proseguono con protocolli sia manuali, sia con l’aiuto di macchinari antiage ad hoc per quella tipologia specifica di pelle.

E per quanto riguarda il rilassamento dei tessuti dovuto alla sedentarietà? Potreste avvalervi dell’aiuto di professionisti come il personal trainer, l’osteopata e il fisioterapista, tutte figure sempre più presenti nella vita di tutti noi e, quindi, perché non adibire (spazio permettendo) una stanza in farmacia per questo tipo di consulenza? I clienti percepiranno la vostra farmacia non più solo come il luogo dove acquistare medicine, bensì come un centro dove prendersi cura della propria salute a 360°.

Purtroppo, la legislazione italiana vieta ancora oggi la presenza di un medico in una farmacia e non c’è bisogno che vi spieghi quanto valore aggiunto porterebbero queste figure (medico estetico, dermatologo e via dicendo), ma ciò non toglie che non possiamo lavorare bene anche con i professionisti descritti sopra, tutti coordinati da voi che, con le vostre competenze, saprete dare valore a questi servizi.

Ovviamente tutto questo prevede, poi, un indispensabile monitoraggio dei risultati: la cosa migliore per fidelizzare un cliente è mantenere i suoi contatti, programmando già degli appuntamenti successivi per controllare che il suo peso sia sceso, che il gonfiore sia diminuito, che i suoi valori del sangue siano migliorati, e via dicendo. Molto utile a questo proposito è l’utilizzo di app e agende elettroniche che funzionino da database, con messaggi di remind per appuntamenti in programma e in cui possiamo annotare tutti i dati del cliente, i prodotti da lui acquistati e i trattamenti svolti. Premiate, inoltre, la sua fedeltà con omaggi (anche in termini di trattamenti) e sconti speciali: il cliente si sentirà ancora più coccolato e accolto.

La gestione del lavoro di gruppo
E per quanti riguarda la gestione dei suddetti professionisti in farmacia? Questo rapporto dipende da molti fattori e dalle figure coinvolte. Nel caso delle estetiste, se avete una o più cabine estetiche a disposizione, valutate la collaborazione a tempo pieno per garantire ai clienti una continuità sia di giorni, sia di orari: i clienti apprezzano molto la piena disponibilità di orari, soprattutto nelle città più popolose, dove sono tutti di corsa e con i minuti sempre contati.

Diversamente le altre figure (nutrizionisti, fisioterapisti, personal trainer e via dicendo) sono normalmente dei liberi professionisti con partita Iva che lavorano in più centri e con i quali, quindi, stabilirete un rapporto di collaborazione occasionale, magari con degli appuntamenti periodici (per esempio una volta a settimana) da rispettare con serietà, in modo da offrire comunque sia un buon servizio: perde di significato e di credibilità l’evento con il nutrizionista che poi si ripresenta in farmacia soltanto dopo 6 mesi.

Allora cari colleghi, già vi state immaginando la vostra farmacia come un vero e proprio “regno della salute e della bellezza”? Non resta che iniziare a informarsi, capire la gestione degli spazi e scegliere i professionisti giusti per voi: la collaborazione deve essere serena, dovete capirvi e “parlare la stessa lingua”, ovvero dovete lavorare per lo stesso obiettivo.

Spero che con queste idee abbiate trovato, ancora una volta, qualche spunto per il vostro business, mantenendo sempre la vostra identità e unicità, che è l’aspetto più importante. Buon lavoro e… al prossimo articolo!

(di Elena Priami, farmacista, Panorama Cosmetico N. 1-2023, ©riproduzione riservata)

2023-03-20T09:44:22+01:00