Le farmacie specializzate nel Beauty non possono fare a meno di uno spazio dedicato al check up e alle consulenze personalizzate, ma anche di una vera e propria cabina di estetica in cui un’estetista professionista qualificata possa completare il consiglio nutri-cosmetico del farmacista con trattamenti professionali per il viso e per il corpo. Quali sono i vantaggi che può offrire una cabina estetica realizzata in una farmacia rispetto a un tradizionale centro estetico o a una spa?

La farmacia ha un’immagine di credibilità e viene immediatamente percepita come rassicurante anche sotto il profilo dell’attenzione all’igiene e al benessere complessivo della persona. Inoltre è accessibile e nota a tutti e può far scoprire opportunità di trattamento che spesso non si saprebbero e non si potrebbero trovare altrove.
Inoltre oggi le cabine di estetica delle farmacie sono altamente sensoriali e accoglienti. Questo è importante perché la cliente che richiede trattamenti di estetica deve essere coinvolta anche sotto l’aspetto emotivo, con attenzioni particolari rivolte al comfort anche luminoso e olfattivo. La sensorialità è un plus da non sottovalutare, le persone cercano concretezza e risultati, ma tornano volentieri nei luoghi a cui associano sensazioni di attenzione, piacere e relax.
Il servizio di estetica attira e incuriosisce tutti i clienti abituali della farmacia che possono apprezzare la prossimità e la sinergia tra il consiglio del farmacista e i trattamenti estetici professionali. In particolare anche la silver generation, che normalmente non frequenta centri estetici e spa ma è assidua frequentatrice della farmacia, sfrutta questa opportunità, anche solo per la pedicure curativa. È importante sottolineare che non bisogna pensare all’apertura della cabina di estetica finché il reparto nutri-cosmetico della farmacia non sia ben avviato, ricopra una significativa fetta di fatturato e il personale sia formato, entusiasta e motivato al consiglio di prodotti per il benessere e la bellezza.
Tre buoni motivi per aprire la cabina di estetica
1) Comunica immediatamente la specializzazione Farmacia&Beauty, completando con i trattamenti di estetica professionale il consiglio nutri-cosmetico del farmacista
2) È un elemento di attrazione per nuovi clienti e favorisce la fidelizzazione.
3) Aumenta il valore medio dell’acquisto, grazie al cross selling banco/cabina/banco realizzato con protocolli integrati. L’estetista, infatti, deve essere in grado di formulare possibili sinergie che muovano anche l’homecare e che entrino in contatto con gli altri reparti della farmacia.
Per cogliere i vantaggi dell’inserimento di una cabina di estetica, la farmacia, oltre alle valutazioni logistiche ed economiche, deve fare in modo che sia ben integrata con l’attività di consiglio e la vendita dell’homecare. L’estetista deve far parte del team della farmacia e ha anche il compito di costruire, con la responsabile di settore nutri-cosmetico e con tutti farmacisti, strategie promozionali per reclutare clienti. Per fare ciò una buona idea è quella di far sperimentare a tutti i collaboratori i trattamenti estetici in cabina. È un momento di scambio di grande impatto e darà allo staff un aggancio concreto e positivo nel raccontare il servizio ai clienti, con un notevole vantaggio per il consolidamento dell’attività.
Cosa dice la legge
Il Decreto ministeriale del 16 dicembre 2010 stabilisce che per erogare i servizi la farmacia deve garantire spazi adeguati sia per la buona conservazione e il corretto utilizzo degli apparecchi utilizzati, sia per assicurare la privacy del cliente/paziente.
L’operatore non qualificato (non diplomato in estetica) certamente può effettuare consulenza specifica su cosmetici in vendita nella farmacia, illustrare al cliente il corretto protocollo applicativo, ma non può applicare i prodotti cosmetici sul viso e sul corpo del cliente con l’attuazione di tecniche manuali e l’uso di apparecchi.
Esiste poi una zona grigia: le attività che possono indifferentemente essere ricondotte a “prestazione estetica” o a “consulenza cosmetica” sono identificabili con l’applicazione gratuita di cosmetici con finalità dimostrativa (prova prodotto).
Le condizioni per l’esercizio in farmacia
L’attività di estetista può essere svolta in forma congiunta con altra attività commerciale, è soggetta a dichiarazione di inizio attività (Scia) da presentare al Comune e all’invio della planimetria della farmacia alla asl per nullaosta, non è soggetta a criteri di distanza minima e a chiusura infrasettimanale (art. 12 comma 4 bis L. n. 35/2012).
Possono esercitare l’attività di estetista le imprese autorizzate alla vendita dei prodotti cosmetici a condizione che sia rispettato il regolamento comunale in materia, e che gli addetti allo svolgimento di tale attività siano in possesso della qualifica professionale di estetista (art. 7 L. n. 1/1990).
Definizione dell’attività di estetista (L. n. 1/1990): “Tutte le prestazioni e i trattamenti eseguiti sulla superficie del corpo umano il cui scopo esclusivo o prevalente sia quello di mantenerlo in perfette condizioni, di migliorarne e proteggerne l’aspetto estetico modificandolo attraverso l’eliminazione o l’attenuazione degli inestetismi presenti”.
Condizioni per l’esercizio sono il possesso della qualifica professionale di estetista in locali rispondenti ai requisiti individuati dalla normativa regionale e comunale.
L’attività di estetista può essere svolta:
– con l’attuazione di tecniche manuali
– con l’utilizzazione degli apparecchi elettromeccanici per uso estetico
– con l’applicazione dei prodotti cosmetici (art. L. n. 1/1990)
Per realizzare un’area di business vincente con l’estetica, si può partire dall’estetica di base, ma occorre essere consapevoli che solo con i trattamenti professionali con apparecchiature all’avanguardia si potrà ottenere un utile di tutto rispetto.
L’estetica di base comprende:
– Check up estetico-morfologico
– Manicure/pedicure, nail art, cura del piede diabetico, callosità, unghie incarnite
– Pulizia del viso
– Epilazione viso e corpo
– Massaggi del tessuto connettivo, shiatsu, trigger point, preparto, plantare; massaggi manuali altamente rilassanti e coinvolgenti, come quelli aromaterapici (con uso di oli essenziali) e ayurvedici.
– Linfodrenaggio
– Consulenza d’immagine
– Makeup e camouflage.
L’estetica professionale con l’utilizzo di apparecchicomprende:
– epilazione permanente. Il laser (light amplification stimulated emission radiation) e la luce pulsata o ipl (intense pulse light) hanno permesso di ottenere ottimi risultati in termini di efficacia e di durata con un’incidenza di effetti collaterali sempre minore e rappresentano la migliore metodica disponibile per l’epilazione. La luce e la sua interazione con i tessuti vengono sfruttate come energia in grado di colpire e distruggere, mediante danno termico, il bulbo pilifero (fototermolisi selettiva).
– radiofrequenza: genera calore, in risposta al quale il derma si denatura con successiva formazione di nuovo collagene, promettendo un effetto lifting della pelle.
– infrarosso: aumento della temperatura e di conseguenza delle reazioni metaboliche. Si ottiene un miglioramento degli scambi cellulari oltre alla riduzione degli accumuli adiposi e cellulite e alla diminuzione di peso.
– aspirazione vacuum: solleva e comprime la cute per stimolare la circolazione sanguigna locale e il drenaggio linfatico
– laser: accelera la frammentazione dei trigliceridi negli adipociti
– ultrasuoni: riattivano il microcircolo locale (cellulite)
– pressoterapia, bendaggi: coadiuvanti per la ritenzione idrica
– resurfacing con l’ossigeno: per il trattamento dell’acne e della pelle matura.
Marketing e comunicazione
Parte integrante del progetto “cabina di estetica” è la strategia di marketing e di comunicazione in farmacia e sui canali digitali. È fondamentale, infatti, per far conoscere i nuovi servizi ai clienti con un approccio consulenziale e di supporto al posizionamento distintivo della farmacia.
(A cura di Gabriella Daporto, Panorama Cosmetico n. 4/23, ©riproduzione riservata)